La cometa C/2025 K1 si è frammentata

La cometa C/2025 K1 (ATLAS) è stata scoperta il 24 maggio 2025 dal telescopio cileno della rete ATLAS, utilizzata per la detection di oggetti near-Earth. All’epoca della scoperta la cometa aveva una magnitudine di +18,7 ed era a 3 au dal Sole in fase di avvicinamento alla nostra stella. La C/2025 K1 è stata annunciata dal Minor Planet Center alla comunità astronomica con la MPEC 2025-K110 del 27 maggio. L’orbita descritta dall’ATLAS è leggermente iperbolica e percorsa in senso retrogrado con un’inclinazione di circa 32° sul piano dell’eclittica, quindi si tratta di una cometa che proviene dalla nube di Oort e che non aveva mai avuto un passaggio ravvicinato con il Sole. La cometa ha raggiunto il perielio l’8 ottobre 2025 a una distanza di 0,33 au dal Sole (circa 49,5 milioni di km) e poi ha iniziato la fase di allontanamento per ritornare ai confini del Sistema Solare.

All’inizio di novembre, però, la cometa è andata soggetta ad alcuni outburst, ossia ad una serie di aumenti e diminuzioni di luminosità. L’outburst più intenso si è verificato il 4 novembre, con un aumento di luminosità di 0,9 magnitudini, equivalente a 2,3 volte il valore della luminosità che aveva normalmente. All’alba del 10 novembre, riprese della cometa fatte con il telescopio robotico spagnolo TTT3 (Two-meter Twin Telescope) da due metri di diametro che si trova a Tenerife, un’isola delle Canarie, hanno mostrato che il nucleo si era frammentato, dividendosi in due componenti maggiori più un terzo molto più piccolo compreso fra i primi due. La notizia della frammentazione è stata pubblicata sull’ATel #17487. Niente di strano che un nucleo cometario si spezzi: si tratta di corpi a bassa densità e, se l’attività di sublimazione del nucleo è sufficientemente intensa, può accadere che la forza di coesione esercitata dalle forze di stato solido non sia abbastanza per tenere insieme i diversi pezzi. Sul blog avevamo già visto il caso della cometa C/2019 Y4 (ATLAS) il cui nucleo si frammentò prima del passaggio al perielio. In questo caso la frammentazione è avvenuta dopo il perielio, ma la sostanza non cambia.

Dal 10 novembre sono iniziate le osservazioni di follow-up dei due nuclei principali, la cui separazione è di diverse migliaia di km alla data del 14 novembre. Il terzo nucleo è stato confermato in una ripresa del 13 novembre dal Virtual Telescope Project. Il nucleo principale, il più brillante, ha mantenuto la designazione di C/2025 K1 (ATLAS), mentre il secondario ora è noto come C/2025 K1-B (ATLAS). In pratica si tratta di due comete distinte, ognuna con la sua chioma e coda. Complessivamente, la magnitudine attuale della cometa è di circa +11 ed è ben visibile all’alba, ma la visibilità serale migliorerà rapidamente mano a mano che procede l’allontanamento dal Sole e nell’ultima decade di novembre sarà osservabile, bassa sull’orizzonte, a partire dalle 22 UTC. Naturalmente sarà necessario usare un telescopio da 15-20 cm di diametro abbinato ad una camera CCD o CMOS per poter riprendere il nucleo frammentato e seguirne l’evoluzione.

La cometa C/2025 K1 (ATLAS) ripresa all’alba del 14 novembre 2025 con il telescopio “Cassini” da 1,52 metri di diametro della Stazione Astronomica di Loiano (INAF-OAS). L’immagine è stata ripresa con il filtro R ed è mostrata in falsi colori. Si tratta della somma di 50 immagini da 10 secondi di posa ciascuna sommate sul movimento della cometa. Le strisce allungate sono stelle di campo. Sono ben visibili i due frammenti principali in cui si è suddiviso il nucleo della cometa; il terzo nucleo probabilmente è inglobato nella chioma del più luminoso.

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