Il nucleo della cometa Neowise

La cometa Neowise (C/2020 F3), sta attirando l’attenzione degli astronomi e astrofotografi di tutto il mondo. Per l’emisfero settentrionale era dai tempi delle comete Hale-Bopp (C/1995 O1 ) e Yakutake (C/1996 B2), visibili nel biennio 1996-1997, che non capitava un evento del genere. Ben visibile nel cielo mattutino, la C/2020 F3 sta per iniziare il suo periodo di visibilità serale. Le indicazioni per osservarla si trovano nel precedente articolo, “Osserviamo la cometa Neowise (C/2020 F3)“. In questa news invece, parliamo delle dimensioni stimate per il nucleo della cometa, che rappresenta il “cuore solido” del corpo celeste.

La C/2020 F3 è stata scoperta nell’ambito della missione spaziale NEOWISE (NEO Wide Survey Explorer) della NASA il 27 marzo 2020. NEOWISE è un satellite in orbita terrestre dotato di un telescopio da 40 cm di diametro per l’osservazione nell’infrarosso (vicino e medio). In parole povere è in grado di percepire quelle radiazioni che, quando colpiscono la nostra pelle, ci danno la sensazione del calore. Il veicolo spaziale è stato lanciato nel dicembre 2009 e originariamente era denominato Wide-Field Infrared Survey Explorer (WISE). WISE non è stato progettato per studiare gli asteroidi e le comete, in effetti il suo obiettivo originale era lo studio del cielo nell’infrarosso e si è dedicato per anni alla ripresa di nebulose e galassie. Tuttavia la missione è stata estesa e ha cambiato nome: sebbene sia incapace di scoprire in modo efficiente un numero rilevante di asteroidi e comete, il telescopio infrarosso sta fornendo preziose informazioni sulle dimensioni di questi corpi celesti grazie alla sua capacità di rilevare la radiazione infrarossa.

Un primo piano della chioma della cometa C/2020 F3 ripresa l’8 luglio 2020 quando era a quasi 49 milioni di km dal Sole e a 149 milioni di km dalla Terra (Crediti: Albino Carbognani).

 

I dati infrarossi della NEOWISE integrano le informazioni contenute nelle immagini scattate dagli osservatori a terra alle lunghezze d’onda della radiazione visibile. Infatti, se un corpo ha la superficie scura assorbirà parecchia radiazione solare che riemetterà nell’infrarosso, mentre rifletterà poca radiazione visibile. Un corpo di questo tipo risulterà più brillante nell’infrarosso rispetto al visibile. Al contrario, un corpo con la superficie chiara assorbirà poca radiazione solare – quindi emetterà poca radiazione infrarossa – ma rifletterà una buona parte della radiazione visibile, risultando più luminoso nell’ottico rispetto all’infrarosso. In sostanza, dal confronto fra la luminosità nell’infrarosso e nel visibile si può ricavare la riflettività (o albedo) della superficie del corpo, asteroide o nucleo cometario che sia. Una volta noto l’albedo e la luminosità nel visibile si possono stimare le dimensioni reali del corpo. senza la necessità di risolverne il disco al telescopio. Un grosso vantaggio visto che, generalmente, si ha a che fare con oggetti di pochi km di diametro posti a decine o centinaia di milioni di km di distanza.

Proprio usando questa tecnica il team di NEOWISE ha misurato le dimensioni del nucleo della cometa C/2020 F3, quando era ancora a circa 300 milioni di km dal Sole e l’attività di sublimazione era bassa. Il risultato è che il nucleo della cometa ha un diametro medio di circa 5 km, un valore tipico per un nucleo cometario. Ad esempio, la famosa cometa di Halley ha un nucleo con dimensioni 15 x 8 km (con un valore medio di 11 km), mentre quello della 67P/Churyumov-Gerasimenko ha dimensioni 3,5 x 4 km. La cometa Neowise è la prima volta che passa in prossimità del Sole, la sua antica superficie era immutata da circa 4,6 miliardi di anni e ora sta sublimando sotto i nostri occhi. Non perdete questo spettacolo!

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