Recensione: Capire davvero la relatività

Recensione: Capire davvero la relatività;
Autore: Daniel F. Styer;
Pagine: 272;
Editore: Zanichelli;
Anno: 2012 (prima edizione);

Albert Einstein, a oltre 60 anni dalla sua scomparsa, resta il fisico più conosciuto al mondo e la sua teoria della Relatività (Ristretta e Generale), mantiene la fama di essere qualcosa di complesso e difficile da capire, una teoria solo per “addetti ai lavori”.

Ma i fatti che vanno contro il senso comune hanno il potere di attrarre la mente e sentire parlare di “dilatazione del tempo”, “contrazione delle lunghezze” o del mitico “paradosso dei gemelli” esercita un fascino senza tempo. Inoltre la teoria della Relatività di Einstein riguarda tutti, perché viene usata nella vita di tutti i giorni: ad esempio senza di essa il sistema GPS non potrebbe funzionare!

Un aspetto notevole dei genio di Einstein fu di riuscire, facendosi guidare da principi fisici generali, a dedurre tutte le conseguenze che ne derivavano traducendoli nel linguaggio della matematica. Quali sono i principi fisici che stanno alla base della Relatività? Si possono capire anche senza essere dei fisici? La risposta è sì e una buona guida è senz’altro il libro di Daniel Styer “Capire davvero la relatività”.

Il libro di Styer si concentra prevalentemente sui principi fisici che stanno alla base della Relatività Ristretta che ci descrive come appare il mondo visto da sistemi di riferimento inerziali diversi. Il pregio del libro è che prima di iniziare a vedere qualche formula si discute dei principi fisici che ne stanno alla base e solo dopo si passa all’algebra, quindi a una matematica che tutti possono maneggiare. In diversi passaggi del libro viene anche spiegato in che cosa consiste il “metodo scientifico” e la differenza fra “teoria scientifica” e “opinione” senza dare nulla per scontato. Un buon modo per fare capire che cos’è la scienza.
Altro merito dell’autore è l’avere messo alla fine di ciascun capitolo diversi semplici problemi, così da aiutare il lettore a pensare in modo relativistico (a una prima lettura possono essere saltati). Molto meno spazio è lasciato alla Relatività Generale che occupa la parte finale del libro, anche se la descrizione dell’astronauta che va a esplorare il buco nero e viene distrutto dalle forze di marea è molto didattica.

Si tratta di un libro ben scritto, scorrevole e che tiene desta l’attenzione. Gli studenti degli ultimi anni delle superiori lo apprezzeranno perché potranno finalmente utilizzare in modo proficuo l’algebra che hanno imparato in anni di studi. Insomma un buon punto di partenza per chiunque sia curioso dell’Universo in cui vive e voglia iniziare a capire la Relatività.

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