2023 DW: impatto improbabile

Recentemente vi ho raccontato la storia del recupero della meteorite del bolide di San Valentino, generato da un piccolo meteoroide caduto la sera del 14 febbraio 2023. Tuttavia il mondo dei corpi minori e dei near-Earth in particolare, riserva sempre nuove sorprese e così il 23 febbraio 2023 da San Pedro de Atacama è stato scoperto 2023 DW, un oggetto di magnitudine apparente +18/+19 annunciato nella MPEC 2023-D71 pubblicata dal Minor Planet Center. Si tratta di un corpo di circa 50 metri di diametro – paragonabile all’asteroide che ha provocato la Catastrofe di Tunguska – che si muove su un’orbita eliocentrica a bassa inclinazione e di tipo Aten (ossia per lo più interna all’orbita terrestre), impiegando solo 271 giorni per fare un giro completo.
Trattandosi di un Earth-crosser fa frequenti passaggi ravvicinati con il nostro pianeta e la minima distanza nominale con l’orbita terrestre (MOID) è di sole 0,0005 au, pari a circa 75.000 km. Purtroppo, come spesso succede, l’asteroide è stato osservato solo per 6 giorni ed è difficile dire dove si troverà in futuro perché le orbite dei NEA sono caotiche su tempi scala relativamente brevi. Per questo motivo, in base ai calcoli effettuati dal NEO Coordination Centre dell’ESA esiste una probabilità dello 0,16% che possa colpire la Terra il 14 febbraio 2046. Si tratta di una probabilità bassa, ma che richiede attenzione.
Bisognerà riosservare l’asteroide, approfittando dei passaggi ravvicinati che effettuerà con la Terra nei prossimi anni, in particolare nel 2026, 2029 e 2032, in modo da poter ridurre la zona d’incertezza sull’orbita ed escludere l’improbabile collisione con la Terra nel 2046. Nel caso l’evento venisse confermato, la caduta in atmosfera avverrebbe alla velocità di 15,6 km/s, ed essendo un oggetto di piccole dimensioni probabilmente roccioso si disintegrerebbe in atmosfera generando un airburst paragonabile a quello dell’evento di Tunguska: sarebbe una catastrofe locale, ma niente che non si possa gestire con una buona organizzazione, tanto più che la zona d’impatto più probabile cade nell’Oceano Pacifico.

L’orbita nominale do 2023 DW proiettata sul piano dell’eclittica (Crediti: NEOCC/ESA).

Aggiornamento del 19 marzo 2023

In seguito all’aumento del numero delle osservazioni astrometriche e al conseguente aumento dell’arco orbitale osservato (che attualmente è di 20 giorni), 2023 DW è uscito dalla risk list dell’ESA. Il 14 febbraio 2046 alle 13:21 UT l’asteroide farà solo un passaggio ravvicinato con la Terra ad una distanza compresa fra 715.500 km e 8.358.000 km. Per male che vada passerà a una distanza minima pari a circa 2 volte la distanza Terra-Luna e sarà del tutto innocuo.

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