E rieccoci ancora alle prese con l’occultazione di un oggetto che si muove oltre l’orbita di Nettuno. Grazie al nuovo catalogo stellare redatto con i dati della missione Gaia dell’ESA, Gaia DR1 contenente più di un miliardo di stelle, è ora possibile predire questo tipo di eventi con una precisione molto maggiore rispetto al passato e l’osservazione delle occultazioni dei TNO (Trans Neptunian Object) diventeranno sempre più numerose in futuro. La detection di un’occultazione è uno strumento molto potente per penetrare la fisica di questi membri remoti del Sistema Solare, nemmeno una deve andare persa.
2002 TC302
Il TNO 2002 TC302 è stato scoperto il 9 ottobre 2002 da Monte Palomar. Questo TNO orbita attorno al Sole su un’orbita avente un semiasse maggiore di 55,03 UA, impiegando circa 408,3 anni a compiere un giro completo. L’orbita è inclinata di ben 35,1° sull’Eclittica e l’eccentricità è di 0,29 quindi all’afelio arriva a 71,1 UA dal Sole e a quasi 41 UA al di sopra del piano dell’Eclittica!
La magnitudine assoluta di 2002 TC302 è di +3,9, quindi si tratta di un corpo con un diametro di circa 580 km, dimensioni paragonabili a quelle dell’asteroide 4 Vesta della Fascia Principale. Il valore del diametro però è incerto perché per calcolarlo si ipotizza l’albedo. Anche il periodo di rotazione è incerto ma dovrebbe essere attorno alle 5,41 ore un periodo relativamente breve per un corpo così grande.
L’occultazione del 28 gennaio 2018
Quali sono le reali dimensioni di 2002 TC302? Hai dei satelliti? Può essere circondato da un sistema di anelli come quelli di Haumea? Difficile rispondere ora a queste domande visto che si tratta di un oggetto che, al momento, si trova a 44,5 UA dalla Terra e appare come una debole sorgente puntiforme di magnitudine +20,6. Le cose però potrebbero cambiare il 28 gennaio 2018 attorno alle 21:55:50.0 UT, quando 2002 TC302 occulterà la stella UCAC4 593-005847 e l’occultazione sarà osservabile in prima serata dall’Europa, Italia compresa.
La stella target si trova nella costellazione del Triangolo (al confine con l’Ariete), alle coordinate equatoriali AR = 02h 21m 49,383s e Dec = +28° 24′ 13.53″ (J2000.0). Si tratta di una sorgente piuttosto luminosa perché ha una magnitudine apparente di +15,9 V. Per osservare l’occultazione di questa stella non servono telescopi di grande diametro!

Osservare l’occultazione
Al momento dell’occultazione per il centro-nord Italia la stella sarà osservabile ad ovest, ad una altezza di quasi 34° sull’orizzonte, quindi in condizioni favorevoli per l’osservazione. La Luna sarà in fase 0,9 ad una distanza angolare di 52° dalla stella target, quindi non dovrebbe disturbare troppo, specialmente se il cielo sarà privo di nubi e bello trasparente.
L’ombra di 2002 TC302 si muoverà alla velocità di 4,8 km/s sulla superficie terrestre, un valore piuttosto basso. Supponendo di essere fortunati e di trovarsi esattamente al centro del cammino dell’ombra la durata massima dell’occultazione sarà di circa 120 s. Un valore molto lungo che consente la ripresa dell’evento anche usando normali camere CCD abbinata a telescopi da 25-30 cm di diametro. Prima dell’evento occorrerà fare alcune prove per stabilire l’esposizione ottimale per la stella target. Un rapporto segnale/rumore di almeno 10-20 sarebbe auspicabile. In ogni caso il calo di luminosità sarà notevole, circa 4,7 mag, quindi perfettamente misurabile anche con SNR scarsi.

Aumentando il tempo di esposizione aumenta il rapporto segnale/rumore ma diminuisce la risoluzione spaziale. Si tenga presente che con una esposizione di 1 s il potere risolutivo sarà di circa 0,15 millesimi di secondo d’arco e si potranno rilevare anche eventuali piccoli satelliti in orbita attorno a 2002 TC302! Quando si riprende una immagine CCD però non c’è solo il tempo di posa, ma anche quello di download che fa perdere dati preziosi, quindi va minimizzato. Per diminuire il tempo morto di download delle immagini da una camera CCD conviene scaricare solo il subframe centrato sulla stella target con le stelle di confronto strettamente necessarie per la fotometria differenziale. In questo modo il tempo morto è minimizzato e si potrà raccogliere un maggior numero di punti fotometrici. Nella figura che segue ho indicato alcune stelle adatte a questo scopo, con un indice di colore non troppo diverso da quello del target.
Conviene iniziare ad osservare almeno 20 minuti prima dell’evento nominale e terminare almeno 20 minuti dopo in modo da poter compensare eventuali incertezze temporali e rilevare la presenza di eventuali satelliti, non si sa mai! In ogni caso si tenga d’occhio la pagina su 2002 TC302 dell’International Occultation Timing Association European Section per gli aggiornamenti dell’ultimo minuto sul cammino dell’ombra.

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