Geyser di roccia su Bennu

Dell’asteroide 101955 Bennu e della missione OSIRIS-REx della NASA avevamo già parlato nel dicembre 2018, quando era stata annunciata la presenza di minerali idrati scoperti alla superficie dell’asteroide. Ora Bennu, che ha un diametro di soli 500 m e ruota su se stesso in appena 4,29 ore, fa di nuovo parlare di sé. In effetti si è scoperto che non si tratta di un mero aggregato di pietre e massi inerti tenuti insieme dalla forza di gravità, al contrario su Bennu avvengono fenomeni in grado di espellere rocce dalla superficie, come in una specie di geyser ma di natura mai vista prima!

La scoperta è stata fatta dal team di ricercatori che segue la sonda su immagini riprese per la prima volta il 6 gennaio 2019. Nel complesso, in questi due mesi sono stati rilevati ben 11 eventi di espulsione che hanno lasciato sorpresi i ricercatori della missione: un evento del genere non era mai stato osservato su un asteroide. Le velocità di espulsione osservate variano da alcuni cm/s fino a 3 m/s mentre le dimensioni delle rocce vanno da pochi millimetri ad alcuni cm di diametro. Data la bassa velocità di fuga di Bennu (circa 0,19 m/s), una buona parte delle rocce espulse nello spazio va persa ma quelle più lente ricadono sulla superficie e 4 sono addirittura entrate in orbita attorno a Bennu.

Con le osservazioni fatte da terra durante la fase di preparazione alla missione era stato escluso che Bennu potesse avere una coma di polveri ma le osservazioni della OSIRIS-REx mostrano che si tratta di un corpo attivo e che la coma c’è anche se formata da particelle piuttosto grandi, fuori dagli standard cometari. Non è ancora ben chiaro quale sia il meccanismo di espulsione ma l’ipotesi più probabile è la seguente.

In questo periodo Bennu è grossomodo a metà strada fra il perielio (punto dell’orbita più vicino al Sole) e l’afelio (punto più lontano), a circa 1,04 AU dalla nostra stella. Essendo così vicino al Sole ed essendo molto scuro la temperatura è relativamente elevata, dell’ordine dei -14 °C. In queste condizioni materiale volatile intrappolato appena sotto la superficie (sappiamo che Bennu contiene minerali idrati) potrebbe riscaldarsi e provocare un rarefatto ed episodico getto di gas in grado di scagliare nello spazio le rocce sovrastanti. Deve ancora essere identificata la zona o le zone dove avviene l’emissione di pietre, la caccia al geyser è aperta!

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Figura 1 – Questa immagine, ripresa il 19 gennaio 2019, mostra l’asteroide Bennu mentre espelle tutta una serie di pietre e rocce nello spazio. L’immagine è stata creata combinando due immagini distinte riprese dalla NavCam della OSIRIS-REx: la prima a breve esposizione (1.4 ms) per l’asteroide e la seconda ad esposizione più lunga (5 s) per riprendere i meteoroidi espulsi dalla superficie. Credits: NASA/Goddard/University of Arizona/Lockheed Martin.

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