Il mese di maggio 2020 sembra essere il mese delle comete potenzialmente visibili a occhio nudo. Dopo la disintegrazione del nucleo della cometa a lungo periodo C/2019 Y4 (ATLAS), con conseguente calo repentino di luminosità, dagli estremi confini del Sistema Solare è giunta fino a noi la cometa C/2020 F8 (SWAN). Gli ultimi aggiornamenti sulla visibilità della SWAN sono in fondo all’articolo.
Scoperta e orbita
La cometa SWAN è stata annunciata dal Minor Planet Center alla comunità astronomica nella circolare MPEC 2020-G94. La scoperta è stata fatta dall’astrofilo australiano Michael Mattiazzo il 25 marzo 2020, analizzando le immagini della camera Solar Wind Anisotropies (SWAN). Questa camera si trova a bordo della celebre sonda della NASA Solar and Heliospheric Observer (SOHO), il cui compito è il monitoraggio continuo del Sole a diverse lunghezze d’onda per cercare di risolvere – fra l’altro – il problema del riscaldamento coronale. Mattiazzo non è nuovo a performance di questo genere: questa è la sua nona cometa di cui risulta scopritore o co-scopritore. La precedente scoperta era stata la cometa C/2015 P3 (SWAN), fatta il 3 agosto del 2015.
L’orbita eliocentrica della SWAN è estremamente allungata, tanto che l’eccentricità è attorno a 1. Si tratta di una cometa nuova, che probabilmente fa il passaggio al perielio per la prima volta dopo avere lasciato la remota nube di Oort che circonda il Sistema Solare. Avendo un’inclinazione del piano orbitale sull’Eclittica di circa 111° – ossia maggiore di 90° – l’orbita è retrograda. Questo significa che, guardando dal polo nord dell’eclittica verso il Sole, si vedrebbe la cometa muoversi in senso orario. Al contrario, tutti i pianeti si muovono attorno al Sole su orbite dirette, ossia percorse in senso antiorario. Insomma una cometa che va “contromano”, proprio a causa della sua remota origine. La SWAN raggiungerà il perielio il 27 maggio 2020, circa alle 13 UT a una distanza minima dal Sole di 0,43 UA ossia 64,8 milioni di km, grosso modo paragonabile alla distanza media di Mercurio dalla nostra stella. Dopo questa data la C/2020 F8 riprenderà ad allontanarsi dal Sole, per rituffarsi verso le “colonne d’Ercole” del Sistema Solare.
Osservabilità della cometa
Come ben sanno i lettori che seguono il blog, prevedere la luminosità di una cometa non è semplice. L’attività di sublimazione del nucleo è soggetta a variabilità: si può verificare un esaurimento del materiale volatile oppure – al contrario – un improvviso outburst per la sublimazione di una zona particolarmente ricca di ghiaccio, una progressiva caduta in ombra della zona più attiva sul nucleo, oppure una frammentazione del nucleo stesso come è avvenuto per la C/2029 Y4, cui rimando per la descrizione dei principi base della fisica delle comete (notare che il colore della chioma della SWAN è verde come la ATLAS, vedi Fig. 5). In base alla luminosità osservata fino a ora si può dire che l’andamento della magnitudine totale della cometa ha seguito un andamento lineare fino alla distanza eliocentrica di circa 0,89 UA , raggiunta il 25 aprile 2020. Da questo punto in poi la luminosità ha iniziato a salire in modo repentino, portandola dalla mag +6,6 alla 4,7 in pochi giorni e la soglia della luminosità a occhio nudo è stata superata il 28 aprile 2020. Questo aumento di luminosità è stato però un outburst temporaneo, completamente cessato alla distanza eliocentrica di 0,70 UA. Al momento – 8 maggio 2020 – la luminosità sembra tornata a livelli normali con la cometa che resta visibile a occhio nudo (vedi Fig. 2). Di conseguenza – se l’andamento verrà rispettato – la luminosità apparente dovrebbe arrivare circa alla magnitudine +4,5 il 19 maggio, poco prima del perielio. Tutto bene dunque? Non proprio. A parte l’incertezza sulla previsione della luminosità, c’è il problema dell’osservabilità.
Nel mese di aprile la cometa non era osservabile dall’emisfero settentrionale perché si è avvicinata alla Terra da sotto il piano dell’Eclittica, ossia da regioni del cielo visibili solo dall’emisfero australe. Ora la declinazione sta man mano aumentando e la SWAN ha tagliato l’equatore celeste fra il 7 e l’8 maggio. Da questa data inizierà ad essere visibile all’alba (vedi Fig. 4), bassa sull’orizzonte est, anche dall’emisfero settentrionale. Con il trascorrere dei giorni – e l’aumento della declinazione – a partire dal 18 maggio la cometa sarà visibile sia alla sera a nord-ovest subito dopo il tramonto del Sole, sia poco prima dell’alba a nord-est (vedi Fig. 3 e Fig. 4) A partire dal 25 maggio 2020 la cometa sarà circumpolare per l’Italia settentrionale, quindi visibile tutta la notte dal tramonto all’alba. In ogni caso sarà sempre molto bassa sull’orizzonte e difficile da vedere se l’atmosfera non sarà trasparente. Durante le prime ore della notte del 27 maggio 2020 – poche ore prima del passaggio al perielio – la cometa sarà ad appena 25 gradi dal Sole. Alle 01:30 di ora estiva del 27 maggio, la SWAN sarà a un’altezza di appena 1° sull’orizzonte nord, nella costellazione del Perseo, ricca di stelle brillanti. Sarà difficile da seguire per via della bassa altezza sull’orizzonte, ma se l’attività del nucleo sarà elevata potrebbe essere spettacolare. Per fortuna la Luna nei giorni attorno al 27 maggio non disturberà con la sua luce, visto che il primo quarto si avrà solo il 29 maggio. La cometa dovrebbe tornare al di sotto della soglia di visibilità a occhio nudo il 23 giugno 2020, quando sarà visibile di nuovo all’alba e al tramonto, ma sempre molto bassa sull’orizzonte e con cielo chiaro perché molto più vicina al Sole rispetto a maggio (elongazione di soli 10°).
Come si vede non sarà una cometa facile. Bisognerà cercarla con attenzione, usare almeno un binocolo, osservare da siti privi di inquinamento luminoso con l’orizzonte nord più sgombro possibile da ostacoli in giorni in cui l’atmosfera è trasparente. La visibilità della SWAN, oltre che dalla luminosità di fondo cielo, dipenderà sia dalla luminosità del nucleo e della chioma, sia dalla coda che appare già ben sviluppata. In effetti – con un po’ di fortuna – la visione che si potrebbe avere della SWAN nelle notti attorno al passaggio al perielio potrebbe assomigliare a quella che si ebbe della cometa C/2006 P1 (McNaught) dall’emisfero sud nel gennaio 2007, quando sfoggiò una lunga coda visibile per alcune decine di gradi, bella alta sull’orizzonte.
Aggiornamento del 19 maggio 2020
In queste sere l’osservazione della cometa SWAN (C/2020 F8), può essere tentata – meteo permettendo – anche in prima serata a partire dalle 21:45 ora estiva, con il Sole a circa 10 gradi sotto l’orizzonte. La luminosità apparente della cometa continua a mantenersi al limite della visibilità a occhio nudo quindi è necessario usare un buon binocolo e scrutare l’orizzonte fra NW e N. La cometa sarà a circa un grado di altezza, per questo è necessario avere un orizzonte piatto e ottime condizioni di trasparenza atmosferica.
Aggiornamento del 25 maggio 2020
La luminosità apparente della cometa SWAN (C/2020 F8), appare in caduta libera. Il tracollo è iniziato il 18 maggio, con la cometa a circa 0,5 AU dal Sole. Da questo punto in poi la caduta della luminosità è stata repentina e le stime visuali la danno già di magnitudine +7,5. Mancano solo 2 giorni al perielio, se continua così la sua osservazione sarà ancora più difficile del previsto.
Albibo, grazie sempre per le tue preziose informazioni 👍
LM
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