E siamo a 11 piccoli asteroidi scoperti poche ore prima di cadere sulla Terra. Nel 2024 sono stati già 4 gli impatti previsti: 2024 BX1 il 21 gennaio, 2024 RW1 il 4 settembre, 2024 UQ il 22 ottobre e 2024 AX1 il 3 dicembre (vedi Tabella). In questa news parliamo di quest’ultimo evento, ma dalla tabella risulta che il 2024 è l’anno con il maggior numero di impatti previsti di sempre, superando il 2018 e il 2022 che avevano il primato, a pari merito, con 2 eventi ciascuno.

Nel caso di 2024 XA1, si è trattato di un piccolo asteroide di circa 1 metro di diametro scoperto alle 05:54 UTC del 3 dicembre 2024, con il telescopio Bok dell’osservatorio di Kitt Peak (IAU V00), in Arizona. Al momento della scoperta l’asteroide era di magnitudine +20 e si trovava a circa 420.000 km dalla Terra. L’asteroide, designato provvisoriamente C0WEPC5, è stato inserito nella NEOCP del Minor Planet Center e ben presto è stato confermato e seguito da 12 diversi osservatori, statunitensi e cinesi: C94 MASTER-II Observatory, Tunka; F65 Haleakala-Faulkes Telescope North; G37 Lowell Discovery Telescope; H01 Magdalena Ridge Observatory, Socorro; I41 Palomar Mountain–ZTF; I52 Steward Observatory, Mt. Lemmon Station; N50 Himalayan Chandra Telescope, IAO, Hanle; N88 Xingming Observatory #3, Nanshan; N89 Xingming Observatory #2, Nanshan; O17 Purple Mountain Observatory, Lenghu-1; O18 WFST, Lenghu; O49 Purple Mountain Observatory;

Subito dopo le prime osservazioni astrometriche è risultato chiaro che C0WEPC5 avrebbe colpito la superficie terrestre dalle parti della Siberia orientale e la zona di incertezza si è progressivamente ridotta all’aumentare del numero delle osservazioni astrometriche, alla fine ne sono state raccolte 64. La zona dell’impatto al suolo, avvenuto circa alle 16:15 UTC, si trova a queste coordinate: Lat. 61,1° N, Long. 119,8° E. Come anticipato siamo in Siberia, a circa 950 km a sud-est dell’epicentro di Tunguska. Alle 18:15 UTC il MPC nella circolare 2024-X68 ha assegnato a C0WEPC5 la designazione asteroidale 2024 XA1.

Che cosa sarà accaduto a 2024 XA1? In base ai dati del NEOCC dell’ESA, l’asteroide a 100 km di quota aveva una velocità geocentrica di circa 15,5 km/s e si muoveva da sud-ovest verso nord-est con un’inclinazione di circa 51° rispetto alla superficie terrestre. Come tutti i piccoli asteroidi a circa 20-40 km dal suolo si sarà frammentato per effetto dell’onda d’urto atmosferica dando vita a un piccolo airburst, mentre alcuni pezzi – sopravvissuti all’ablazione – saranno arrivati al suolo.

A questo punto la domanda è: dove sono finite le meteoriti? In Siberia non esistono reti di camere all-sky per triangolare i fireball come accade per la rete Prisma coordinata dall’INAF in Italia. In casi come questi bisogna ricorrere al calcolo di uno strewn field “ab initio” (chiamato così perché calcolabile prima della caduta effettiva dell’asteroide). Ipotizzando una strength (o forza di coesione) media di 0,5, 1 e 5 MPa per l’asteroide, valori che condizioneranno la quota della frammentazione principale e tenendo conto del profilo locale dell’atmosfera che va calcolato ad hoc, si può stimare la posizione dello strewn field teorico, ossia ottenere le coordinate delle posizioni al suolo delle possibili meteoriti. Per i frammenti che arriveranno al suolo e diventeranno meteoriti è stato scelto il range di massa finale 1-1000 g, così da campionare il possibile strewn field con le masse più comuni che possono avere le meteoriti. In questo caso l’asteroide è arrivato con un’inclinazione abbastanza elevata rispetto alla superficie terrestre, quindi i tre possibili strewn field sono in gran parte sovrapposti (vedi figura 1). Purtroppo, la zona in cui andare a cercare le meteoriti è disabitata e si trova a circa 33 km a nord-est rispetto al villaggio di Kiliyer dove, al momento, la temperatura è -30 °C.